Gang del Pensiero

Il gruppo culturale Gang del Pensiero, vuole coinvolgere in maniera traversale tutte le persone, per età, sesso, provenienza, cultura scolastica e categoria lavorativa, con lo scopo di ricevere e condividere saperi e competenze. Ascoltandosi vicendevolmente in maniera costruttiva e leggera,  lasciando scorrere le idee in parole che, rapportate al tepore dolce di una corrente d’aria estiva, rinfrescano e rinnovano il piacere dello scambio reciproco.

Quello della Gang del Pensiero è un approccio affine a quello dell’arte partecipata, che la critica Lorenza Perelli definisce “Arte che non sembra arte”- titolo anche del suo libro- basata sull’interazione e sulla cooperazione culturale e creativa nei quartieri e nella società. Confronti e connessioni o, come per il pittore tedesco Joseph Beuys, azioni che diventavano scultura di un ambiente naturale, poi in perenne cambiamento. 

Gli scopi della “Gang ” -i cui incontri sono iniziati nel 2023- risalgono ad Amaci 2015, quando la Danelone organizzò, per il giorno dell’arte contemporanea in Italia, l’evento Voce del verbo DISLINQUìRE. Un atto ironico, un vocabolo inesistente, ma significativo di un’idea di scambio infinito di opinioni; lei stessa definendo il termine scriveva: «Parlare di cose serie ma con respiro, ascoltare ed essere ascoltati in un conversare costruttivo e leggero»

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Dal 2024 inizia la collaborazione alla Gang del Pensiero: Dino Durigatto, creatore su

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