Andrea Bruciati – Giochi riflessi, Udine 2001

(…) La dimensione spaziale e strutturale della pittura conduce l’artista ad una consapevolezza nuova della tela, inteso, ora, come luogo esperito. La scansione del tempo, come rivela la stessa autrice, viene conseguita con la ritmicità degli elementi geometrici e con la pausa spaziale cui sottostà l’economia compositiva di tutta la recente produzione. E’ attraverso questo ritmo e musicalità dei diversi accordi, soprattutto quelli realizzati con le cromie più difficili e a-tone, che il tempo entra nella tela, che l’indagine strutturale del dipinto diviene materia fluida di una propria evoluzione professionale e personale. Lei stessa, occorre rilevarlo, vive questi spazi a due dimensioni, come una specie di racconto diaristico del proprio vissuto, in cui tutto è ‘gioco, movimento, essere’. 

(…)

Andrea Bruciati, curatore e critico d’arte, Udine 2001

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